È la storia di Violeta Parra (San Carlos, 4 ottobre 1917 – Santiago del Cile, 5 febbraio 1967), musicista e artista poliedrica, espressione della tradizione popolare cilena.
In questa biographic novel, edita da BAO Publishing, narrata da Virginia Tonfoni e illustrata da Alessio Spadaro, la vita dell’artista è raccontata in tutte le sfumature che hanno caratterizzato il suo intenso percorso artistico e personale: la passione, l’arte, l’amore ma anche le difficoltà e il dolore estremo.
Violeta Parra è una figura sicuramente rivoluzionaria e molto dibattuta, soprattutto per la coraggiosa scelta di sacrificare amore e famiglia in un periodo storico difficile per il Cile e per la figura stessa della donna.
La narrazione inizia dall’infanzia di Violeta, descrivendo una famiglia povera che, giorno dopo giorno, cerca di tirare avanti. Ma è già in tenera età che dimostra la sua particolare predisposizione per la musica e così inizia ad esibirsi per strada con la vecchia chitarra del padre per guadagnarsi da vivere.
In un continuo altalenarsi tra scelte e rinunce, anche grazie al suo carattere tenace e per certi versi facilmente irritabile, riesce a raggiungere vette di successo esportando il folklore locale con le tournée in Europa. E non solo attraverso la musica, ma anche con altre forme espressive, ottenendo numerosi riconoscimenti internazionali: è, infatti, la prima donna Sudamericana ad esporre al Louvre.
La fama e l’affermazione non saranno, però, esenti da drammi personali che segneranno Violeta Parra nel profondo, spegnendo la sua grinta e trascinandola in uno stato depressivo che la porterà a compiere un gesto estremo.
Ho apprezzato molto la scelta dei colori, sapientemente utilizzati nelle tavole di Alessio Spadaro: il bianco, il nero, il grigio chiaro e l’arancione che trasmette al lettore il calore sia della musica, sia del Paese. I disegni, nella loro essenzialità, sono molto evocativi e quelli dove Violeta suona il guitarron danno un’originale idea di movimento, vi sembrerà di vedere davvero le sue mani far vibrare le corde.
Virginia Tonfoni ci presenta la personalità più intima di Violeta, in un perfetto bilanciamento tra pubblico e privato, chiudendo ogni capitolo con una strofa in lingua originale con la traduzione alla fine del libro.
Nel 2017 ricorreva il centenario della nascita di Violeta Parra e quest’opera racchiude la memoria preziosa di questa artista eclettica, forse un po’ dimenticata, che meritava di essere riportata alla luce perché, nei suoi cinquanta anni di vita, ha segnato un periodo storico indimenticabile nel panorama artistico sudamericano e oltre i suoi confini.