Se fino a poco tempo fa la regola d’oro era ottimizzare i contenuti in modo da soddisfare gli algoritmi dei motori di ricerca, oggi ci troviamo in una realtà in cui le intelligenze artificiali sono in grado di leggere e interpretare i nostri testi. Quindi, se ci occupiamo di SEO e content marketing è necessario un cambiamento di paradigma proprio a causa di questa trasformazione in atto: scrivere per l’AI è un nuovo dovere.
Ciao, sono Simona!
Sociologa Consulente in Culture Digitali e della Comunicazione, Intervistatrice Professionale, Life Coach certificato e Lifestyle Blogger.
Attraverso un approccio personalizzato ti conduco alla scoperta del tuo potenziale e al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
La fine della SEO tradizionale?
Il metodo di ottimizzazione tradizionale, basato sulle keyword, link building a volte aggressivo e tecniche SEO on-page, sta lentamente diventando meno efficace. E non si tratta solo di una questione di algoritmi di ricerca, la competizione è cambiata con l’arrivo di assistenti vocali come Alexa, Google Assistant e chatbot intelligenti: le risposte dell’AI non restituiscono “solo” risultati, ma sono esaustive, coerenti e perfettamente in linea con l’intento di ricerca dell’utente.
Scrivere per l’AI, nuove regole e opportunità
L’AI riconosce e comprende l’obiettivo della ricerca e non solo le parole chiave. Pertanto, i contenuti devono essere strutturati in modo che gli utenti possano ricevere risposte dirette alle loro domande in un linguaggio fluido e naturale. Le intelligenze artificiali creano contenuti adatti agli utenti interpretando parole, contesti e sfumature di significato.
Come organizzare e scrivere, quindi, i nostri contenuti?
Scrivere per l’AI significa concentrarsi sul contenuto di alta qualità: i testi devono essere chiari, precisi, informativi e fornire valore. Non solo i dati devono essere accurati, ma anche l’esperienza utente deve essere eccellente: velocità di caricamento rapida, formattazione leggibile, uso intelligente di immagini e video, scelta corretta dei font per il testo. L’intelligenza artificiale vede questi elementi come segnali di qualità.
Invece di utilizzare un linguaggio artificiale e ottimizzato solo per le parole chiave, l’AI preferisce contenuti che riflettono le parole delle persone. Questo metodo richiede la creazione di contenuti conversazionali che utilizzino domande e risposte e anticipino i quesiti che l’utente potrebbe fare.
L’intelligenza artificiale può fornire risposte immediate leggendo e comprendendo i dati strutturati. Ad esempio, l’uso di Markup Schema consente di etichettare i contenuti in modo che l’AI possa interpretarli correttamente e facilitare la visualizzazione in snippet e e nelle risposte vocali. Questo migliora la visibilità e garantisce che le AI utilizzino i nostri contenuti con la massima efficienza.
L’ AI considera la credibilità delle fonti, quindi è fondamentale costruire l’autorità attraverso contenuti approfonditi, collegamenti a fonti affidabili e citazioni di esperti del settore.
Non è più sufficiente essere visibili, è necessario essere considerati autorevoli.
La nuova era dell’ottimizzazione SEO
La nuova era dell’ottimizzazione dei motori di ricerca richiede un cambiamento di mentalità: non si tratta più di “ingannare” il motore di ricerca, ma di interagire con l’AI utilizzando contenuti veri, pertinenti e vantaggiosi. Scrivere per l’AI significa prendere in considerazione sia le regole tecniche SEO, sia l’esperienza umana che risponde con precisione, empatia e qualità a ogni ricerca.
Un consiglio che mi sento di dare: l’unico modo per emergere in un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale è fornire contenuti che sappiano dialogare con queste nuove tecnologie, rendendo la nostra voce distintiva nel mare delle informazioni; non avere paura di sperimentare e abbracciare il cambiamento!
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