Avete mai pensato che gli oggetti che usiamo nel quotidiano potrebbero avere un’anima? Da non credersi, vero? Eppure ci sono alcune cose che, dietro alla loro apparente banalità, possono celare delle insidie.
È ciò che viene descritto in questo delizioso volumetto: “Piccola guida tascabile agli (infidi) oggetti di uso quotidiano in letteratura“, edito da ABEditore.
“Quanti di voi hanno mai preso in considerazione gli oggetti che si utilizzano quotidianamente? Chi sa dire se possiedono un’anima, se nascondono poteri occulti, se sono stati creati per distruggere (fiscamente o metaforicamente) coloro ai quali appartengono? “
Probabilmente possiamo trovare le risposte a tali particolari quesiti nelle storie raccolte in questo libro. Si tratta di otto racconti scritti da vari autori tra la fine del 1800 e gli inizi del ‘900. Scrittori come Cechov, Saki ed altri, attraverso queste opere invogliano il lettore a riflettere sui propri beni materiali e a non sottovalutarli ritenendoli semplici “oggetti inanimati”.
“Ogni oggetto inanimato si può spostare di quel tanto che basta a mettersi fra i tuoi piedi“
A rendere tutto ancora più intrigante è il perfetto stile vintage del libro: è infatti una caratteristica di ABEditore quella di dare quel “tocco antico” ai suoi volumi e, da grande amante di questo stile, non posso che esserne felice. Questo libro, in particolare, presenta all’interno le stampe delle copertine originali dei racconti dell’epoca nella loro lingua madre, oltre ad altre illustrazioni a tema per ogni storia.
Fa parte della “Collana Piccole Guide” che comprende altri tre volumi:
I – Piccola Guida tascabile agli Animali Pericolosi in Letteratura
II- Piccola Guida Tascabile ai Luoghi da non Frequentare in Letteratura
III- Piccola Guida Tascabile ai Mestieri Sconsigliabili in Letteratura
IV- Piccola Guida Tascabile agli (infidi) Oggetti di uso Quotidiano in Letteratura
Sono, ovviamente, decisa a recuperare anche gli altri volumi, a mio avviso dei gioiellini che non possono mancare nella mia libreria.
Quando ho scoperto ABEditore sono rimasta incantata, come già detto, dall’old style dei libri ma, oltre a questo, mi ha colpito molto anche la grande cura e precisione nei dettagli della grafica, decisamente accattivante. Anche perchè, prima di scoprire questa Collana, ero già in possesso di un altro libro edito ABEditore, “I Salici“, di cui vi parlerò in futuro in un altro articolo.
Tutte queste preziose caratteristiche rendono un libro speciale perché, durante la lettura, si vive una vera e propria esperienza sensoriale: pagina dopo pagina si apprezza il piacere della carta al tatto (copertina ruvida e 150 pagine ingiallite), le immagini rimandano ad un passato lontano e affascinante e, l’attenta selezione dei racconti, riporta alla luce opere poco note di grandi autori che difficilmente troveremo altrove e che meritano di essere conosciute.
Tra le otto storie, tutte molto avvincenti, “La Caffettiera” è quella che più mi ha emozionata e anche commossa. Non vi anticipo nulla per non togliervi il piacere della scoperta, ma posso dirvi che adesso, quando mi capita di osservare una caffettiera, lo faccio con occhi diversi ed ogni volta ripenso a quella storia così particolare.
Fatemi sapere se leggerete o avete letto questo libro e quali sono state le vostre impressioni. Buona lettura!
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