Donne allo specchio: solitudini femminili al tempo dei social

Un tempo lo chiamavamo autoscatto, poi il selfie, ennesimo termine di derivazione inglese, si è prepotentemente imposto nel nostro linguaggio dando origine a quella che oggi può essere considerata una delle pratiche più gettonate nel nostro quotidiano. 

Che ci si trovi all’aperto, davanti ad un monumento, con un persona (famosa e non) o semplicemente anche da soli nella propria stanza, non si riesce proprio a resistere alla tentazione di farsi un selfie. E cosa c’è di male? Nulla, certo. L’intento di questo articolo non è infatti quello di assegnare un’accezione negativa al selfie, ma quella di riflettere su alcune tipologie di autoscatto realizzate da altrettante categorie di persone. 

LE FOTO

Sui social è molto facile imbattersi nei selfie di ragazze e ragazzine in pose più o meno appariscenti o bizzarre; lo spunto di riflessione nasce maggiormente quando persone non più esattamente adolescenti, iniziano a pubblicare frequenti selfie in atteggiamenti abbastanza discutibili. Mi è capitato spesso di vedere foto di donne, anche avanti con l’età, riflesse nello specchio del bagno (qualche volta anche con sfondo water…Pessimo gusto) con addosso abitini succinti o anche vestaglie e intimo che ben poco lasciano all’immaginazione. Labbra socchiuse, oppure strette come per simulare un bacio e, nei casi peggiori, anche aperte.  Ho iniziato quindi a chiedermi perché alcune donne esibiscano il proprio corpo, in questo modo, sui social.

CAUSE

La prima motivazione che mi viene in mente è sicuramente la propria vanità.  Per “praticare” questo genere di esibizionismo si deve essere necessariamente vanitose  ma, se andiamo più a fondo nella comprensione delle cause, notiamo che ve ne sono altre, a mio avviso, su cui si potrebbe ragionare ampiamente. Una tra queste è la condizione di una donna che, arrivata ormai ad una certa età e magari essendo anche single, cerca di ottenere approvazioni e complimenti sul proprio fisico per colmare la propria insicurezza e/o solitudine. Un modo per comunicare agli altri che, nonostante l’età che avanza, si può essere ancora apprezzabili.

CONSEGUENZE

Questo, però, non sempre porta ai risultati o ai giudizi che si vogliono ottenere. La questione è molto semplice: se si mette in bella mostra il seno, accompagnato (come se non bastasse) anche da un’espressione del viso maliziosa, probabilmente i giudizi che si otterranno saranno quelli di “donna facile”, “oca”, “poco di buono”, “donna disponibile”, ecc. Si, perché non crediate che sui social ci siano solo uomini pronti a commentarvi con il solito “sei stupenda” scritto a tutti gli esseri di sesso femminile in grado di respirare, no, per fortuna ci sono anche uomini che non sono così superficiali e che osservano altre caratteristiche in una donna. 

Sappiate quindi che , scegliendo questo “stile fotografico”, il rischio di scivolare nel patetico è dietro l’angolo.

Da ragazzine è diverso, complice la leggerezza e l’incoscienza dell’età, anche se ci sarebbe da dire molto anche su questo aspetto, dato che i pericoli della rete per le più giovani sono sempre in agguato, ma questo è un altro discorso.

Leggendo alcuni commenti un po’ “spinti” da parte di alcuni uomini a selfie di signore in posa audace noto, inoltre, che queste qualche volta si arrabbiano.

Beh ma, cosa pretendete? Come già detto, nella maggior parte dei casi i commenti e le reazioni degli uomini che osservano sono dettati dall’input ricevuto, ovvero: se ad esempio io pubblico una mia foto dove sono su un letto, con le forme in bella mostra e un’espressione sul viso tra il finto sognante ed il provocatorio, di certo non posso aspettarmi di ricevere commenti su quanto io sia intellettualmente interessante, non credete?

Andando avanti in questo modo si arriva ad un punto di non ritorno: invece di sentirsi considerate ed apprezzate, si finisce per sentirsi più sole e con il costante bisogno di apprezzamenti, senza rendersi conto che, in realtà, si tratta di un circolo vizioso che non conduce a nulla di gratificante.

PUNTI DI FORZA

E allora diamoci da fare, non sminuiamo la nostra persona con atteggiamenti infantili, mettiamo in luce invece i nostri punti di forza, ognuna di noi li possiede e non parlo ovviamente di fisicità ma di tutte quelle potenzialità di cui siamo dotate e che spesso non evidenziamo per timore o spesso per pigrizia.  Il rispetto nasce anche da noi stesse.

Come cantava qualcuno tempo fa : “siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”!

Informazioni su Simona Colletta 231 Articoli
Sociologa Consulente in Culture Digitali e della Comunicazione | Life Coach certificato | Lifestyle Blogger

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