Cambiare l’acqua ai fiori, di Valérie Perrin

cambiare l'acqua ai fiori, di Valerie Perrin

Finalmente è arrivato il momento di parlarvene. Scrivo “finalmente” perché Cambiare l’acqua ai fiori, di Valérie Perrin, edizioni e/o, è sul mio e-reader da quando è stato pubblicato, ovvero da settembre 2019.

Ciò che mi ha attratta subito è stato proprio il titolo e la copertina da cui si deduce facilmente che il romanzo sia ambientato in un cimitero e, chi un po’ mi conosce, sa che sono attratta da questo tipo di letture. Però, le 476 pagine del volume e tutta una serie di pareri contrastanti da parte di chi lo aveva letto, mi hanno sempre un po’ frenata dall’iniziarlo. Continuavo a leggere recensioni e non riuscivo a prendere una decisione, mentre nel frattempo leggevo altro. Eppure, quel libro tanto discusso era sempre lì ad attrarmi come un orso col miele e quindi solo qualche giorno fa ho deciso di leggerlo perché mi sono detta che era l’unico modo per scoprire se stare dalla parte dei tanti “Bellissimo! Stupendo!” oppure dagli altrettanti “Noioso, sopravvalutato”.

Ebbene, vi svelo subito che a me è piaciuto davvero tanto e mi sono un po’ pentita di aver aspettato sino ad ora per leggero.

Indubbiamente si tratta di una lettura corposa a tratti un po’ lenta, alternata da episodi ambientati nel presente della protagonista e nel passato.

Violette Toussaint, non è nata sotto una buona stella e la sua vita, sin dal principio, è stata difficile e piena di tragedie. Lavora come guardiana di un cimitero della Borgogna e, ogni giorno, non solo si occupa di aprire e chiudere i cancelli, ma se ne prende cura in molti altri modi: cura i fiori sulle tombe, assiste alle sepolture e ha sempre una parola di conforto per i familiari dei defunti che la incontrano ogni volta cordiale e pronta a offrirgli un sorriso gentile e un caffè caldo.

La sua casa, con ingresso lato strada e ingresso lato cimitero, profuma di cipria, di rose, di fresco e pulito. Il giardino è il suo angolo di paradiso, tra piante odorose e ortaggi coltivati con amore.

Se la vita è solo un passaggio, almeno su questo passaggio seminiamo fiori

I numerosi gatti, un cane, tre stravaganti necrofori, due impresari delle pompe funebri e padre Cédric, sono coloro che fanno parte del quotidiano di Violette, come a scandire l’alternanza tra le sue intime solitudini e la vita di ogni giorno.

La storia entra nel vivo quando da Marsiglia arriva Julien, un commissario di polizia con una strana richiesta: le ceneri della madre recentemente scomparsa dovranno essere sepolte, per precisa volontà della donna, nella tomba di un uomo che lui non conosce. Da questo momento riemergono ricordi e storie personali del passato, spesso taciuti, che si intrecceranno con i misteri della vita di Violette.

Appena ha aperto bocca ho sentito la solitudine staccarsi da me come una pelle morta. La sua voce mi ha fatto l’effetto di una schiarita, come se mi avesse acceso un lampione sopra la testa, come quando una giornata si presenta uggiosa, poi il cielo plumbeo si dischiude e il sole penetra non si sa da dove per illuminare certi punti del paesaggio

Vi accorgerete che la nostra protagonista ne ha passate veramente tante, ma ha sempre trovato il coraggio di rialzarsi con la riservatezza e la semplicità che la contraddistinguono.

Noterete anche che ogni capitolo inizia con un epitaffio, alcuni sono parole semplici ma ve ne sono altri particolarmente intensi ed emozionanti.

A differenza di quanto si possa immaginare, Cambiare l’acqua ai fiori non è un romanzo macabro, è fine, a tratti bizzarro e commovente. Affronta l’elaborazione del lutto, tematica di certo non facile da trattare, ma la delicatezza della penna dell’autrice su questo argomento rende tutto molto scorrevole e di particolare impatto emotivo.

È una storia d’amore che spiega come certi legami siano indissolubili e vincano persino la morte abbracciando l’eternità.

Valerie Perrin
Valérie Perrin lavora da sempre nel mondo dell’arte e per anni è stata fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi, tra cui quelle del marito Claude Lelouche. Il suo talento nel cogliere attraverso l’obiettivo situazioni, atmosfere, emozioni le ha fatto conquistare numerosi premi.
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Sociologa Consulente in Culture Digitali e della Comunicazione | Life Coach certificato | Lifestyle Blogger