Probabilmente lo saprai: le nostre abitudini digitali influenzano le relazioni personali.
Ci sono, però, almeno cinque comportamenti comuni che, senza che ce ne accorgiamo, possono impoverire i nostri legami con gli altri. Vediamo subito quali sono!
1. Messaggi di auguri “copiati e incollati”
Sicuramente vi sarà capitato di riceve un messaggio di auguri, tramite WhatsApp o altri social, che sapevate essere stato inviato a decine di altre persone.
Si tratta di quel tipo di messaggio che io definisco “a reti unificate”, dato che il mittente provvede a selezionare l’intera rubrica e inviare a tutti i contatti la stessa frase augurale. Il più delle volte copiata dal web.
Qual è il problema? Il problema principale con i messaggi di auguri generici è la loro mancanza di personalizzazione.
Quando riceviamo un messaggio che sappiamo essere stato inviato a tante altre persone, ci sentiamo meno speciali, solo un numero in una lista di contatti.
Questo approccio, purtroppo, trasmette un messaggio implicito: che non ci siamo presi il tempo per pensare veramente a quella persona.
Un po’ alla volta, questo tipo di abitudini digitali può compromettere il senso di connessione e intimità delle nostre relazioni.
COSA POSSIAMO FARE AL RIGUARDO?
Possiamo mettere da parte la pigrizia e prenderci un momento per scrivere qualcosa di personale. Non serve scrivere un “papiro”, anche poche parole scritte con il cuore possono fare la differenza.
Puntiamo sulla qualità e non sulla quantità. Meglio pochi messaggi diretti alle persone che contano veramente per noi, che molti inviati a persone con cui non ci relazioniamo mai o raramente.
E le vecchie e care cartoline e telefonate? In un’epoca dominata dal digitale, una cartolina fisica o una breve telefonata possono avere un impatto molto più forte di un semplice messaggio di testo.
Personalmente invio e (fortunatamente) ricevo ancora le classiche cartoline e biglietti di auguri postali. Non dimenticate che scrivere a mano è un’abitudine che non dovremmo smettere di allenare.
Se poi siamo distanti dalle persone care, anziché scrivere un messaggio possiamo organizzare delle videochiamate per le occasioni speciali. In questo modo, si creerà un’atmosfera decisamente più intima e coinvolgente.
2. Overdose di social media
I social media sono un modo di aggiornamenti costanti e infinite fonti di intrattenimento.
Ma c’è un rovescio della medaglia. L’uso eccessivo dei social media può, paradossalmente, isolare e creare distanza nelle relazioni reali. Ma perché succede e come possiamo contrastarlo?
LA TRAPPOLA DEI SOCIAL MEDIA
I social sono progettati per catturare la nostra attenzione il più a lungo possibile.
Scorrere il feed diventa un’abitudine quasi automatica che toglie tempo e ci distrae dalle persone che ci circondano fisicamente.
Inoltre, la continua esposizione a vite apparentemente perfette può portare a confronti inutili e sentimenti di inadeguatezza, influenzando negativamente la nostra stabilità emotiva e le relazioni.
I messaggi e i commenti online non possono sostituire la ricchezza delle conversazioni faccia a faccia, degli abbracci o delle esperienze condivise. Inoltre, il costante bisogno di documentare ogni momento può distoglierci dal vivere pienamente quell’istante con chi ci sta accanto.
Stabiliamo, invece, dei momenti nell’arco della giornata da dedicare ai social e impostiamo dei limiti di tempo.
Chiediamoci perché utilizziamo i social. È per abitudine, noia, o per una reale necessità? Essere consapevoli del motivo può aiutare a controllare meglio l’uso.
Seguiamo persone e pagine che ci ispirano e ci fanno sentire bene, invece di un numero eccessivo di account che possono sovraccaricare il feed inutilmente.
E, non per ultimo, consideriamo un po’ di digital detox. Una pausa dai social può aiutare a riconnetterci sia con noi stessi che con le persone che ci circondano.
3. Dipendenza da email e messaggi istantanei
Anche in questo caso, la linea tra lavoro e vita privata diventa sempre più sfumata. La dipendenza da email e messaggi istantanei, specialmente in ambito lavorativo, è una realtà per molti. Questa abitudine può aumentare il nostro livello di stress e anche influenzare il tempo e la qualità delle nostre relazioni personali.
Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata è fondamentale per il nostro benessere generale.
La dipendenza da comunicazioni lavorative digitali può portare a lavorare oltre l’orario d’ufficio, invadendo il tempo che dovrebbe essere dedicato a se stessi o ai propri cari. Questo squilibrio può causare tensioni nelle relazioni e ridurre la qualità del nostro tempo libero.
COME GESTIRE MEGLIO QUESTA ABITUDINE?
- Stabilisci orari specifici: dedicare specifiche fasce orarie per controllare le email e i messaggi di lavoro. Fuori da questi orari, cerca di disconnetterti completamente dal lavoro.
- Notifiche intelligenti: usa le impostazioni del tuo dispositivo per limitare le notifiche al di fuori dell’orario lavorativo. Ti aiuterà a ridurre la tentazione di “dare solo un’occhiata”.
- Comunicazione chiara sul lavoro: discuti con il tuo superiore e i colleghi sull’importanza del bilanciamento tra lavoro e vita privata. Stabilire aspettative realistiche può aiutare a ridurre la pressione di essere sempre disponibili.
- Pianifica attività post-lavoro: organizzare attività piacevoli o incontri con amici e famiglia dopo il lavoro può aiutare a creare una barriera naturale tra il lavoro e il tempo libero.
- Esercizi di mindfulness e distacco: pratiche come la meditazione o semplicemente dedicare del tempo a leggere, fare sport o altre attività ricreative possono aiutare a staccare mentalmente dal lavoro.
4. La sindrome da “scorri e dimentica”
Sul web la quantità di informazioni a nostra disposizione è immensa. Proprio per questo motivo è facile cadere nella trappola della “sindrome da scorri e dimentica”.
Si tratta di un’ abitudine che consiste nel passare rapidamente da un contenuto all’altro sui social media o su internet senza un reale coinvolgimento, in maniera passiva.
Questo comportamento può influire negativamente sulla nostra capacità di concentrazione e sulle relazioni.
Siccome la nostra attenzione è costantemente sollecitata da notizie, post, video, e immagini, questo flusso incessante rende difficile concentrarsi su una cosa per più di qualche momento. Il risultato? Una comprensione superficiale dei contenuti e una minore capacità di impegnarsi in conversazioni significative con gli altri.
E dato che siamo abituati a a scorrere velocemente i contenuti, tendiamo ad applicare lo stesso approccio nelle interazioni umane. Ciò può portare a non ascoltare veramente gli altri, a perdere dettagli importanti delle conversazioni e a non essere pienamente presenti nei rapporti con amici e famiglia.
COME RIMEDIARE?
Invece di scorrere velocemente, cerchiamo di approfondire argomenti di NOSTRO interesse. Questo ci permette di sviluppare una maggiore concentrazione e capacità di discussione.
Dedichiamo del tempo per stare con gli altri senza la presenza di dispositivi digitali.
5. Uso eccessivo di emoji
Sì, le emoji sono divertenti e possono aggiungere un tocco di colore ai nostri messaggi, ma non possono sostituire le parole quando si tratta di esprimere sentimenti veri. Troppo spesso, ci nascondiamo dietro queste immagini invece di comunicare apertamente.
Le emoji possono essere utili per aggiungere un tono emotivo ai messaggi scritti che altrimenti potrebbero sembrare piatti o ambigui. Ma quando si tratta di emozioni umane, delle semplici icone difficilmente ne descriveranno le sfumature. E ciò può portare a fraintendimenti o a una comunicazione superficiale.
Ad esempio, rispondere a un messaggio importante o sensibile con una semplice emoji può essere percepito come distaccato o insensibile. Le parole, scelte accuratamente, hanno il potere di esprimere empatia, sostegno e comprensione in modi che le emoji non possono. Vi è mai capitato di scrivere un messaggio lungo, carico di emozioni e poi di ricevere come risposta un semplice “pollice in su”? Ecco, ci siamo capiti!
COME UTILIZZARE LE EMOJI IN MODO EQUILIBRATO
- Includi, non sostituire: usa le emoji per aggiungere un tocco emotivo ai tuoi messaggi, ma non permettere che sostituiscano completamente le parole.
- Contesto: sii consapevole del contesto in cui usi le emoji. In situazioni serie o delicate, è meglio affidarsi a una comunicazione verbale più dettagliata.
- Scrittura espressiva: cerca di esprimere i tuoi sentimenti e pensieri attraverso le parole. Questo migliora le tue abilità comunicative e aiuta a esprimere te stesso/a in modo più completo.
- Attenzione ai fraintendimenti: ricorda che le emoji possono essere interpretate in modi diversi a seconda della persona. Quando ci sono dubbi, chiarisci il tuo intento con le parole.
- Valuta la risposta appropriata: prima di rispondere automaticamente con un’emoji, prenditi un momento per pensare se una risposta verbale sarebbe più appropriata o importante.
Abitudini digitali e connettività umana
Come abbiamo visto, anche se possono sembrare innocue, alcune abitudini digitali influiscono in maniera incisiva sulle nostre relazioni.
È tempo di prendere coscienza e fare scelte consapevoli per coltivare connessioni umane più autentiche e significative.
Soprattutto, ricordiamoci: la tecnologia dovrebbe arricchire, non impoverire le nostre vite.
E ora sono curiosa: vi siete imbattuti in queste abitudini digitali? Come vi comportate o come state provando a cambiarle? Parliamone nei commenti!
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