Dal 14 aprile 2020 è arrivato in radio Da Qui all’Eternità, il singolo inedito di Viola Valentino tratto dal nuovo album E Sarà per Sempre, prodotto da Luca Venturi.
Il brano è scritto da Andrea Gallo e Alfio Santonocito con il testo di Cristiano Minellono che dichiara: “Era da Comprami che non scrivevo per Viola e scrivere per una ragazza è diverso che scrivere per una donna. Ho deciso di prendere spunto proprio dall’età per parlare d’amore, ma un amore maturo, ragionato e cosciente che però non ha perso l’allegria e la passione che lo faceva volare. Viola è entrata subito nel pezzo, lo ha fatto suo e lo ha reso intimo e popolare sottolineando con l’interpretazione ogni piccolo respiro di un amore che non ha tempo, di un amore che va…”Da qui all’eternità”!
Il nuovo disco è composto da 20 brani di cui tre inediti e due cover. Le canzoni sono state scritte da importanti autori della musica italiana, Cristiano Minellono, Andrea Gallo e Alfio Santonocito, oltre a Giovanni Germanelli, Francesco Mignogna, Francesco Altobelli, Mirko Oliva e Francesco Serra che duetta con Viola nel brano Questo pensiero d’amore.
VIOLA VALENTINO
Viola Valentino ha iniziato giovanissima il suo percorso artistico come cantante e modella. Ha raggiunto la notorietà nel 1979 con il 45 giri Comprami che, in pochi mesi, ha venduto mezzo milione di copie. Da qui seguirono tutta una serie di successi: i singoli Sei una bomba, Sera coi fiocchi (1980) e Giorno popolare (1981) fino ad arrivare al trionfo con il lancio del brano Sola, tratto dal film Delitto sull’autostrada (1982) in cui è attrice protagonista accanto all’ indimenticabile Tomas Milian.
In quello stesso anno partecipa anche al Festival di Sanremo con Romantici, un altro grande successo con 400.000 copie vendute.
Numerosi i grandi nomi che hanno scritto per lei: Gianni Bella, Alberto Camerini, Grazia Di Michele, Maurizio Fabrizio, Dario Gay, Bruno Lauzi, Mario Lavezzi, Mogol, Oscar Prudente, Scialpi, Vincenzo Spampinato, Cristiano Malgioglio, Paolo Limiti, Giovanna Nocetti e Riccardo Fogli con cui è stata sposata negli anni 70 fino alla separazione avvenuta nei primi anni 90.
Nel 2004 è uscita una doppia raccolta per festeggiare i venticinque anni di carriera, Made in Virginia vol. 1 vol.2. Da sempre Viola Valentino è anche vicina e attenta a tematiche sociali come la violenza sulle donne, a tal proposito pubblicò nel 2010 l’album I tacchi d giada e l’omofobia con il singolo Domani è un altro giorno, inciso in quattro lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.
L’ultimo degli undici album della sua carriera è stato pubblicato nel 2017, Eterogenea Live 2016, che contiene i suoi maggiori successi e due brani inediti: Ti amo troppo e Il suono dell’abbandono. Nel febbraio 2019 è uscita, invece, una raccolta con le nuove versioni dei suoi brani memorabili, Le perle di Viola.
Per ulteriori approfondimenti cliccate qui per ascoltare una mia intervista radiofonica realizzata un po’ di tempo fa.
Viola Valentino, oltre ad essere una grande professionista, è una persona molto simpatica ed ironica. Ecco la mia intervista:
Il tuo nuovo singolo “Da qui all’eternità” è un brano di grande carica emotiva e parla d’amore. Me lo descrivi meglio?
Ho voluto parlare di un argomento che, secondo me, non ha frontiere: ci si può innamorare di una persona di colore, di una persona più grande o più piccola.
Parla d’amore, si, chiaramente di un rapporto a due, però non è determinato solamente come amore ma, secondo il mio punto di vista, è anche un po’ sociale. Spesso chi ha una certa età viene giudicata sul modo di vestire, ecc. Ci sono delle critiche che vengono rivolte a persone che magari si vogliono tenere in forma, esiste quindi chi discrimina una persona solo perché va avanti con gli anni, ma i sentimenti, quelli interni rimangono sempre; Robbie Williams ce lo ha insegnato diverse volte nei suoi film.
L’amore (maturo) che può provare una donna è diverso da quello che può provare una ragazza? Quali sono, secondo te, le differenze principali?
Beh, una ragazza se vuole lasciare una persona non si fa tanti problemi, la prende con più leggerezza, un po’ come dire “chi se ne frega, morto un Papa se ne fa un altro, tanto sono giovane” (sorride) ma comunque si può pensare anche quando si è avanti con l’età se non si va d’accordo con qualcuno. Questa è una canzone che parla d’amore in generale perché oggi c’è una discriminazione per le persone che hanno raggiunto gli over. Nella musica esiste la stima per gli artisti più grandi che sono sempre ben accolti e amati dal pubblico, quindi se esiste la stima per una persona più grande deve esistere anche in un sentimento, secondo me.
Se una persona si innamora di una più giovane, che sia uomo o donna, non deve essere discriminata, anzi, le si dovrebbe dire “caspita, quanto è forte”.
Parlami un po’ del nuovo album, “E sarà per sempre”, cosa rappresenta per te questo nuovo lavoro discografico?
Per me significa molto questo lavoro, innanzitutto perché è stato dedicato da me ad un produttore che è scomparso un paio di anni fa è che ha partecipato alla realizzazione di tre album dai quali sono stati estrapolati i brani più significativi e meno conosciuti; questo è già un omaggio che io faccio a questa persona.
Vorrei dire una cosa importante su questo album: raccoglie tanti bellissimi brani che forse non sono mai stati promossi giustamente, come quelli che parlano di discriminazione razziale, di omofobia, di violenza sugli animali e violenza sulle donne. C’è un brano che si chiama Lungometraggio e che è stato inserito per mia volontà perché le parole sono molto significative. Si tratta di una canzone molto profonda, soprattutto per questo periodo: ci dice, infatti, che tutti facciamo parte dello stesso equipaggio, quindi non c’è una persona malata e gli altri stanno bene, siamo tutti a rischio.
Come stai affrontando questa quarantena? So che sei molto presente sui social, i fan ti seguono sempre. In questo periodo anche un semplice “buongiorno” scritto in un post acquisisce grande importanza. Sei d’accordo?
Si, ogni tanto faccio delle dirette o mi aggrego a quelle di Nek.
La quarantena la sto vivendo come tutti, in “prigionia” e con le numerose difficoltà lavorative che ci sono: i concerti non si possono fare, i firmacopie altrettanto, quindi siamo tutti a casa cercando di resistere perché non sappiamo sino a quando si andrà avanti così. Cerchiamo di comportarci bene, io almeno cerco di “fare la brava”, esco con la mascherina, torno a casa e la disinfetto, ecc. ma non tutti, purtroppo, hanno lo stesso pensiero.